Sull'edizione del Fruit Logistica 2018 si è letto tantissimo: i numeri che sono stati soprendenti ( 77mila visitatori interessati provenineti da 130 paesi) , le soddisfazioni ( l'Italia è stata la nazione più rappresentata) , le novità ( la creazione del tavolo dell'orotrutta, il nuovo collegamento Europa- Cina in treno ), le immancabili polemiche (l'assenza delle istituzioni, la poca coesione nelle diversità).
Quello che vogliamo brevemente raccontarvi è la nostra esperienza e quelli che sono stati i nostri risultati.
Siamo stati a Berlino da visistatori invitati da i nostri partner di un porgetto in cantiere nel 2018 e la nostra attenzione è stata quasi tutta su questo.
Tra gli stand, tra i colori esotici Sud americani e le più fredde, ma non meno belle, atmosfere del Nord europa, un fattore comune riscontrato è la ricerca di novità e la necessità di abbracciare sempre di più le richieste dei nuovi consumatori.
Travolti da ritmi frenetici e tempestati da informazioni possiamo sintetizzare queste richieste in prodotti migliori qualitativamente, più "veloci da consumare" e, fattore da non sottovalutare derivante dall'impennata di scatti food sui social network, attraenti.
La risposte sono ovuqnue, nei processi meccanici migliorati e nei packaging che puntano ad una maggiore freschezza e nelle proposte dei fornitori e per noi si traducono in spunti e piani di investimenti.
Come ho anticipato nel 2018 porteremo sul mercato un nuovo prodotto e sapere di essere in linea con l' intero comparto ci da una carica maggiore.
L'idea è stata presentata anche ai nostri consolidati partner commerciali, i quali ci hanno garantito continuità per il lavoro già intrapreso e hanno ben accettato quanto proposto.
Siamo tornati fortificati e arricchiti, consapevoli di vivere un'annata non facile ma nella quale si può e si deve fare tanto.
